Solitamente, un nuovo Violoncello da Spalla arriva nelle mani di un adulto, professionista o dilettante, che ha suonato il violino o la viola per anni. Per farla molto semplice, la prima impressione è "wow, è fantastico! Posso davvero suonare come un violoncello?" E la seconda è "oh cavolo si muove, come lo tengo fermo, come faccio a spostare di posizione, come gestisco l'arco, come… aiuto!”.

È normale, è il lato emotivo e razionale del cervello in competizione, è il lato razionale che si sveglia improvvisamente allarmato quando si rende conto che il lato emotivo è arrivato fino a... comprare un Violoncello da Spalla!! E ora stiamo chiedendo qualcosa di così lontano dalle nostre abitudini di violinista di lunga data.

E' successo a me ed a tutti i violoncellisti da Spalla e abbiamo passato settimane a esercitarci sulla posizione corretta, rilassando questo e quello, trovando una qualità del suono costante, provando i tanti modi di usare la tracolla (e a volte anche altri dispositivi come le spalliere, che diventano poggia-seno per gli uomini). Se sei un violinista passato alla viola, probabilmente non sei troppo spaventato perché ricordi quel momento e quel giorno le cose andarono bene. Per me è stata la prima volta che mi sono seduta in un'orchestra con la viola in mano invece del violino.

Ed è proprio quello che accade anche con il violoncello da spalla. Proviamo e riproviamo. Alcuni giorni vanno meglio, altri peggio, ci sembra di fare due passi avanti e uno indietro, a volte uno avanti e due indietro... Poi scatta qualcosa e ci sentiamo a casa. Abbiamo una posizione che funziona per noi e ci sembra naturale, non abbiamo bisogno di controllare su quale corda stiamo suonando, e quando vediamo quel punto nero su qualsiasi linea in qualsiasi chiave, il dito va lì prima che il cervello abbia il tempo accendersi e interferire.

Quello che, come musicisti, potremmo non sapere, è che ci sono tonnellate di materiale scientifico che spiega questi passi avanti e indietro e come fare progressi costanti. Non conosciamo questi studi perché sono condotti nel campo dello sport, dove c'è più denaro investito e un interesse più ampio (sic). Ma gli sport praticati ad alto livello sono estremamente simili alla musica: alleniamo quotidianamente un'abilità fatta di piccoli movimenti precisi, coordinazione, flessibilità articolare, controllo estremo del corpo e delle emozioni, nessun errore senza conseguenze.

Consentitemi di condividere alcuni grafici che spiegano come impariamo e facciamo progressi, come (e quanto) dovremmo esercitarci per fare progressi costanti a lungo termine.

“Supercompensazione” è il concetto: mentre ci alleniamo, peggioriamo perché ci stanchiamo,

poi ci riposiamo, ci riprendiamo, e stiamo meglio, meglio di prima.

Ma se recuperiamo troppo, questo miglioramento inizia a deteriorarsi fino a scomparire.

Quindi il trucco è ricominciare a praticare proprio nel momento in cui siamo completamente riposati,

ma il nostro miglioramento è ancora al massimo.

In questo modo accumuliamo il miglioramento che abbiamo appena ottenuto.

Ecco come dovremmo programmare la nostra pratica:

come vedete, anche i singoli micro cicli (qui settimane di pratica) seguono lo stesso schema di costruzione e poi di riposo.

Giorni di riposo durante la settimana e una settimana con meno lavoro dopo quattro settimane di duro lavoro.

Qui vediamo come questa pianificazione si collega a impegni come masterclass, audizioni o recital.

Basta sostituire queste parole con “prova di concorso” e “concorso programmato”.

In altre parole, concedere un buon tempo di riposo al nostro cervello e ai nostri muscoli è sempre una buona idea. Non troppo riposo, ma abbastanza spesso e, soprattutto, un riposo di qualità. Nel sonno, il nostro cervello elabora ciò che abbiamo fatto nella nostra pratica (e nel nostro tempo libero) e crea le sue connessioni per ripetere facilmente ciò che era buono ed evitare ciò che era meno buono. Questo tempo è la chiave di tutto, più delle ore di pratica. Durante il giorno costruiamo i mattoni, ma è durante il tempo di relax libero e la notte che tutti quei mattoni vengono al loro posto. E solo se quei mattoni sono a posto possiamo aggiungerne altri il giorno successivo.

Durante il giorno realizziamo i mattoni,

ma è durante il tempo di relax libero e la notte che tutti quei mattoni vengono al loro posto.

E solo se quei mattoni sono a posto possiamo aggiungerne altri il giorno successivo.

Novità dal mondo da Spalla

Questa estate a Brunico (Alto Adige, Italia) Cristophe Coin terrà una conferenza sul violoncello piccolo e sul suo repertorio. Informazioni a questo link.

Novità dal nostro laboratorio

La scorsa settimana è stata impegnativa con la fine dei nostri corsi di judo e karate. Abbiamo assegnato le nuove cinture colorate, festeggiato e fatto progetti per il futuro.

Oggi abbiamo ricevuto la visita di Szombor Nèmeth e sua moglie. Mi ha mostrato il grande libro su cui ha lavorato, il 29° volume dell'edizione integrale di Bartok, edito da G. Henle Verlag e Editio Musica Budapest, in cui era citato il mio libro sulla storia delle corde in budello.

Ha provato i nostri strumenti e ci siamo anche divertiti molto a suonare insieme. All'inizio io suonavo il violoncello e lui suonava il violino per sentire se i due strumenti potevano fondersi bene insieme. Poi, abbiamo suonato duetti di violoncello, e lui sembrava abbastanza in carica per una primissima esperienza! È stata una giornata fantastica!

Video in primo piano della settimana

Video "vintage": Sergey Malov 10 anni fa!