E’ ispirato dai violoncelli piccoli di Johann Christian Hoffmann, il liutaio di Johann Sebastian Bach a Lipsia ma con una elaborazione della costruzione originale e raffinata, ripensata sulla base delle liuterie storiche dell’epoca ma soprattutto in base al sistema di costruzione degli intervalli armonici, in base al quale ogni misura dello strumento è la risultante di un intervallo musicale intonato.
E’ uno strumento con grande volume di suono, bassi potenti ed acuti brillanti, ampie possibilità virtuosistiche e ampio repertorio, dal basso continuo ai concerti per violoncello del periodo classico, dalle suites di Bach per violoncello solo alla musica folk ed alla Hausmusik.
Oggi ha in Sergej Malov e Ryo Terakado i più noti virtuosi ma è utilizzato da sempre più violinisti e violisti curiosi di poter espandere il repertorio e di realizzare un approccio più “confortevole” all’esecuzione musicale.
Il nostro modello
Il nostro violoncello piccolo è basato sul modello di Dmitri Badiarov con alcune personalizzazioni volte a renderlo più comodo da suonare, più Italian Style sia nell'estetica che nel suono.
La tastiera e la cordiera sono realizzate con legno di pero, decorate con filetti in pero; i capotasti e la sella della cordiera sono in legno di bosso.
Le CC cono più aperte per rendere più comodo il passaggio dell’arco. Le ff sono più lunghe ispirate allo stile bresciano.
E’ uno strumento con grande volume di suono, bassi potenti ed acuti brillanti, ampie possibilità virtuosistiche e ampio repertorio, dal basso continuo ai concerti per violoncello del periodo classico, dalle suites di Bach per violoncello solo alla musica folk ed alla Hausmusik.
E’ stato elaborato su richiesta di un cliente al quale è già stato consegnato ma è oramai il modello che preferiamo, vista la qualità complessiva ottenuta.
Per questo violoncello piccolo ci siamo ispirati ad uno strumento costruito dal liutaio Johann Wagner di Borstendorf (Sassonia) attorno al 1750 e conservato nel museo St. Anna di Lubecca. Il liutaio in questione è conosciuto solo per questa creazione, costruita secondo i canoni della liuteria sassone dell’epoca.
E’ costruito in maniera molto semplificata rispetto alla liuteria tradizionale italiana ed è piuttosto consumato e tarlato ma presenta caratteristiche molto interessanti.
Dagli specialisti viene ritenuto completamente originale, non modificato nel tempo nella struttura fondamentale e presenta la particolarissima caratteristica (per i nostri tempi ma non per l'epoca di costruzione e per il tipo di musica a cui con ogni probabilità era dedicato) di un manico estremamente corto e tozzo ma assolutamente proporzionato, piacevole e comodo.
Costruito probabilmente per suonare in processione o in movimento risulta particolarmente adatto per eseguire accompagnamento e basso continuo mentre rende problematici virtuosismi di grande livello.
La nostra interpretazione ha un suono abbastanza scuro con una discreta gamma dinamica ma molto piacevole e gestibile, anche grazie al manico corto, con cui si prende rapidamente confidenza.
Particolarmente adatto per gruppi di musica popolare e per suonare in casa, permette anche esplorazioni di repertorio più originale dell’epoca.
Ispirati da strumenti nei musei o completamente personalizzati
Nei musei abbiamo visto molti strumenti a cui sarebbe bello ispirarsi per costruire un violoncello da spalla.
Fra gli altri, le grandi viole tenore di Amati e Gasparo.
Grazie al design armonico possiamo progettare con te lo strumento di cui sei innamorato In modo da farne un qualcosa di assolutamente unico.
(nella foto sopra a sinistra i tre violoncelli piccoli del MIM di Bruxelles)
Vi è mai capitato di suonare in un antico teatro greco o romano?
Si suona senza nessuna fatica, non serve forzare il suono, non sembra neanche di essere all’aperto. E si sente tutto con chiarezza. È bellissimo, quasi magico.
Ebbene, non è magia ma merito della costruzione secondo proporzioni armoniche.
Che differenza c’è fra le proporzioni matematiche e quelle armoniche? Per quelle matematiche si utilizzano i calcoli mentre per quelle armoniche si usa l’orecchio. In breve, stabilita la lunghezza vibrante del nostro strumento, si misura a quale lunghezze otteniamo intervalli intonati. Nel nostro design useremo quindi solo lunghezze derivate da intervalli intonati. Avremo la libertà di prediligere intervalli giusti come nella scuola tedesca o dissonanti come nella scuola italiana. In questo modo il nostro lavoro non sarà mai una invenzione casuale ma avrà basi solide e una voce ricca e personale.
Questo era il procedimento usato per costruire teatri e palazzi: Vitruvio, Giovan Battista Alberti, Palladio raccomandavano di usare proporzioni musicali e menzionavano spesso la musica.
Gli architetti di oggi hanno sì studiato aritmetica e geometria ma purtroppo non la musica (che insieme all’astronomia una volta formava il quadrivio, istruzione propedeutica allo studio della filosofia e teologia). E non hanno purtroppo percepito tutti i riferimenti dei trattati agli intervalli musicali, dando per scontato si trattasse di proporzioni matematiche. Per questo i nostri teatri non hanno più quella acustica magica. Perché manca la consapevolezza musicale!
Nei nostri strumenti invece la musica è alla base di tutto. Il bello è che si può usare in tutte le direzioni: per calcolare dalla cassa armonica la lunghezza del manico barocco corto originale o viceversa calcolare un manico lungo moderno su una cassa barocca. Possiamo perfino arrivare a costruire uno strumento sulla misura della sua mano o sulla lunghezza del tuo braccio oppure sui TUOI intervalli intonati da te! Cosa ci sarebbe di più personale?
la costruzione
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